Avviso 1/2022 – Innovazione
Scopriamo insieme in cosa consiste L’Avviso 1/2022 di Fondimpresa, per esteso “Formazione a sostegno dell’innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti”
Cos’è Fondimpresa
Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa è un’associazione costituita da Confindustria – CGIL, CISL, UIL per promuovere la formazione continua dei quadri, degli impiegati e degli operai nelle imprese aderenti.
Fondimpresa è aperto ad ogni tipologia di azienda e finanzia totalmente, o in parte, la formazione dei lavoratori delle imprese aderenti.
Con l’Avviso che andremo subito ad approfondire, l’associazione finanzia, attraverso le risorse trasferite al Fondo dall’INPS, la realizzazione di Piani formativi rivolti ai lavoratori delle aziende aderenti al Fondo.
L’adesione a Fondimpresa è volontaria, gratuita e può essere attivata o disdetta in ogni momento.
Cos’è l’Avviso 1/2022
Fondimpresa, con l’Avviso n. 1/2022, finanzia lo svolgimento di piani di formazione dei quadri, degli impiegati (apprendisti compresi) e degli operai nelle imprese aderenti al Fondo e che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo.
Se analizziamo le caratteristiche tecniche, l’Avviso 1/2022 si muove sulle linee dell’avviso precedente (1/2021) e il suo ambito di riferimento è il seguente: “Progetti o interventi di innovazione digitale e/o tecnologica nelle imprese aderenti” che:
- riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o processi, oppure un notevole miglioramento di quelli già esistenti (inclusi cambiamenti significativi nelle tecniche, nelle attrezzature o nel software);
- richiedono, in una o più fasi della realizzazione e/o del trasferimento, la formazione del personale interessato.
I requisiti essenziali, dunque, sono due: innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo ed il concetto di trasferimento di nuove conoscenze al personale aziendale.
Formazione e competenze
Avvisi come questi hanno lo scopo di realizzare una Smart Italy a partire da una situazione attuale che lascia abbastanza perplessi: su un totale di 30 milioni di lavoratori potenziali, circa 13 milioni di persone non sono in possesso di una licenza media superiore. 3 milioni, invece, non possiedono nemmeno una licenza media inferiore.
Questi dati attestano che una parte consistente della nostra forza lavoro ha bisogno di percorsi di formazione, soprattutto in vista di una transizione nella modernità 4.0.
“Modernizzare senza escludere”
Si parla, in questi anni di “modernizzare senza escludere”: un percorso solidale per affrontare un cambiamento che, si presume, sarà massiccio. L’esigenza di modernizzare proviene dai grandi problemi di produttività che si sono manifestati in questi ultimi anni.
Da cosa deriva questa produttività decrescente? In parte, sicuramente, dagli scarsi investimenti nelle infrastrutture; in altra parte, dalle lacune in campo formativo, soprattutto su due fronti diversi:
- non c’è mai stato un investimento massiccio nella formazione continua di tutti i segmenti della forza lavoro. Al massimo, si è sempre puntato sui livelli più alti (manager, CEO, dirigenti…);
- le competenze di base trasversali e tecnologiche sono state date sempre per scontato quando, in realtà, non lo erano affatto.
Nonostante questa situazione, l’Italia rimane l’ottava potenza economica nel mondo e la seconda potenza manifatturiera a livello europeo. Anche per questo motivo, è necessario mantenere capacità competitive di alto livello.
Affinché questo avvenga è fondamentale, anzitutto, che i lavoratori sviluppino delle competenze digitali e tecnologiche.
Queste abilità costituiscono un fabbisogno ancora molto presente nelle imprese e sono strettamente legate all’imprenditorialità. Si tratta, infatti, di competenze che fanno davvero la differenza, rendendo il lavoratore una vera e propria risorsa per l’impresa.
La formazione professionale all’interno delle PMI (Piccole e Medie Imprese) implica un’accelerazione produttiva non solo delle singole imprese, ma anche di tutto il sistema economico Italiano, poiché le PMI costituiscono la spina dorsale del tessuto imprenditoriale nazionale.
Innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo
Trasformazione digitale, innovazione tecnologica e modernizzazione sono tutte parole molto trendy, ma cosa significano realmente?
In primo luogo, significano strategie e percorsi per il miglioramento delle aziende che hanno ricadute positive su tutta la società (vista la caratteristica pervasiva della digitalizzazione).
In secondo luogo, queste parole determinano l’ingresso del nostro Paese in un periodo di transizione digitale. L’idea principale di Fondimpresa è quella di accompagnare le aziende in questo processo evolutivo, che ha un punto di partenza ed uno di arrivo.
Il punto di partenza è la tecnologia 3.0, ovvero:
- una tecnologia di automazione,
- legata a competenze molto tecniche e specifiche,
- focalizzata su una singola impresa,
- che incarna valori di efficienza.
Il punto di arrivo è la tecnologia 4.0, che presenta queste connotazioni:
- è una tecnologia di connessione,
- legata a competenze di combinazione,
- che punta a creare un sistema di imprese interconnesse,
- il cui valore cardine è l’interazione fra uomo e macchina.
Innescare un’innovazione digitale delle aziende
Innescare un’innovazione digitale delle aziende è l’unico modo per recuperare e colmare il gap tecnologico che ci separa dagli altri Paesi, a partire dai nostri vicini di casa europei.
L’Italia già sta pagando il prezzo di questo ritardo: perdita di competitività nel mercato internazionale, crisi continue esasperate dagli ultimi decenni (prima la crisi finanziaria del 2008 e poi la pandemia del 2021).
Solo coloro che abbracciano la rivoluzione digitale ottimizzano i loro processi produttivi, in modo da incrementare il loro business.
Abbiamo tutti avuto modo di visualizzare con ancora più forza la necessità di cambiamento, nella crisi generata dalla pandemia. L’innescarsi di una situazione emergenziale ha portato alla polarizzazione tra chi è rimasto stagnato nelle difficoltà e chi ha avuto modo di reagire ed adeguarsi. Questi ultimi, hanno continuato la loro attività con i mezzi che il digitale ci permette di fruire.
In questo senso, l’alfabetizzazione digitale di tutto il mondo del lavoro è, sicuramente, un fattore abilitante per il cambiamento. Alfabetizzare permetterà di combattere la penuria di strumenti digitali, mettendoli a disposizione dei lavoratori. Inoltre, sarà l’opportunità per sviluppare le competenze necessarie per usufruire degli strumenti stessi.
Innovazione e Formazione: due facce della stessa medaglia
L’Avviso 1/2022 è la dimostrazione che non esiste innovazione tecnologica a prescindere dalla formazione di nuove competenze dei lavoratori.
La digital transition è, anzitutto, una rivoluzione culturale: abbiamo bisogno di trasformare non solo gli strumenti, ma anche le persone, dal punto di vista delle abilità e delle metodologie lavorative.
La maggior parte dei lavoratori ha competenze scarse e, dunque, ha bisogno di una riqualificazione professionale e di un riadeguamento al ruolo.
La tecnologia, soprattutto se avanzata, senza persone che sappiano applicarla, rimane sprecata e infruttuosa. La formazione gratuita a tutti i livelli è un modo ottimale con cui individuare percorsi di crescita del personale e implementare nuovi e più efficienti modelli di business all’interno delle aziende.
Il concetto è il seguente: le tecnologie sono uno strumento e non il fine ultimo a cui tendere. Per questo, ogni azienda, in vista di una sua riorganizzazione, dovrebbe chiedersi:
- cosa ho intenzione di fare? Migliorare un prodotto? Migliorare un processo?
- che impatto voglio generare?
Da queste domande, che delineano il fabbisogno di innovazione dell’impresa, è possibile far partire la ricognizione dei fabbisogni formativi. Per esempio, prima di acquistare un nuovo macchinario (che ha un costo, deve essere gestito e mantenuto) è necessario istruire il personale responsabile sul suo funzionamento e sulle modalità con cui valorizzare al meglio la sua resa.
Come si accede al finanziamento
Modalità e i termini di presentazione della domanda di finanziamento.
Con l’Avviso 1/2022, Fondimpresa stanzia 20 milioni di euro a sostegno dell’innovazione digitale e tecnologica delle PMI. Vediamo come si accede al finanziamento.
Occorre partire dalla creazione della Scheda Piano. Dal sito di Fondimpresa, si accede alla pagina dell’Avviso 1/2022, fino al link per accedere alla Scheda Piano o aderire al Piano.
La Scheda Piano è attiva e accessibile già dal 15 Febbraio 2022 e si può procedere all’apertura, compilazione e chiusura e invio definitivo della stessa. Al momento in cui si apre la Scheda Piano, si genera in automatico un codice di partecipazione (seriale) che si deve dare alle aziende che si intende coinvolgere nel piano formativo.
Dopo aver completato tutta questa procedura sulla piattaforma informatica, si ha la possibilità di scaricare la ricevuta della Scheda Piano, che attesta la corretta compilazione e invio della stessa.
Successivamente si devono inviare i documenti previsti dall’Avviso, tramite un’unica PEC avente come oggetto “Avviso 1/2022, indicazione della Macro Area, Soggetto proponente e codice di partecipazione piano”, solo e soltanto a: presentazione@avviso.fondimpreesa.it
É possibile presentare la domanda dalle ore 9.00 del 9 Marzo, fino al 31 Dicembre del 2022.
Il Piano formativo può realizzarsi, a livello aziendale, interaziendale, territoriale o settoriale, nel rispetto dei requisiti e delle condizioni previste dall’Avviso, con particolare riferimento all’ambito, ai lavoratori destinatari ed alla tipologia di azienda/e di appartenenza.
Il nostro aiuto
Stai investendo nell’aggiornamento tecnologico o digitale dei prodotti e/o dei processi della tua azienda? Hai comprato un nuovo macchinario o software innovativo e il tuo personale deve acquisire delle abilità per utilizzarlo? Hai bisogno di formare i dipendenti interessati? Grazie all’avviso 1/2022 di Fondimpresa potrai finanziare gratuitamente la formazione dei tuoi dipendenti.
Scegli il supporto di Progetti Gielle, da sempre a disposizione per assistere le Aziende associate (nell’analisi dei fabbisogni, nella progettazione e presentazione del piano formativo e) nelle (relative) richieste di finanziamento dei piani formativi entro i tempi necessari, nonché per le successive fasi di gestione e rendicontazione dei progetti.
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