La transizione digitale come miglioramento dell’impresa

Le tecnologie presenti sul mercato permettono alle aziende italiane di vivere un momento di Transizione digitale dell’impresa. 

Le tecnologie principali che permettono alle aziende l’accesso al mondo digitale sono profondamente collegate alle forme di creatività e comunicazione umana.

Per creatività intendiamo tutte quelle tecnologie dedicate a sviluppare, integrare e ampliare le capacità percettive dell’utente.

Se noi siamo in grado di vedere, vorremo osservare e percepire di più. Ecco che uno degli elementi di maggior sviluppo è quello della realtà aumentata.

La tecnologia di realtà aumentata è psicologicamente destinata ad allontanare e migliorare per l’individuo quelli che potremmo ritenere i suoi ostacoli alla percezione.

Insieme alla IOT (Internet of Things) individuano tutti i sistemi destinati a garantire una percezione anche dell’immaginifico.

transizione digitale impresa - realtà aumentata

La digitalizzazione dunque non è semplicemente la realizzazione di un software grafico o di velocizzazione operativa. In questo caso, è lo strumento della realizzazione ex ante delle attese del cliente che vede materialmente la realizzazione dei suoi fabbisogni a garanzia del contratto da lui sottoscritto.

“L’internet delle cose”, “Realtà aumentata”, “orizzonti digitali” sono gli strumenti per far vedere e percepire al cliente la realizzazione delle sue attese.

Prodotti analogici e prodotti digitali

Spesso, quando parliamo fra addetti ai lavori, ci accorgiamo che alcuni concetti di base sono assolutamente dati per scontati, senza soffermarsi sul vero significato tecnico/etimologico dei termini che utilizziamo.

Si parla tanto, anche nelle leggi dello Stato, di Transizione Digitale, ma questo cambiamento che cos’ha come antitesi? Da dove partiamo? Oggi diamo la risposta a queste domande.

Transizione digitale dell'impresa

Ciò che adesso si trasforma in digitale è sicuramente un concetto meccanico e procedurale di tipo analogico, ma che differenza c’è tra analogico e digitale? Per rispondersi c’è bisogno di osservare l’ambiente di riferimento: nelle tecnologie (quelle della comunicazione, elaborazione dati…) la differenza tra analogico e digitale è nella natura del dato elaborato.

Il prodotto analogico compie infatti un’operazione che noi potremmo definire “rigida” e “ripetibile”.

Per esempio se vogliamo cambiare un canale radio dobbiamo eseguire la scansione dei canali ascoltandoli uno per volta, oppure in un televisore, anche smart TV, possiamo vedere un canale per volta, non più canali contemporaneamente.

I dati sono singoli e ripetibili, ma rigidi.

Il prodotto digitale, invece, permette la gestione di un dato che noi possiamo ritenere “plastico” e “comprimibile”. Questo vuol dire che nella medesima frazione di tempo possono essere gestiti dei frame di dati di natura diversa. Guardiamo, ad esempio, il vostro smartphone, che nello stesso momento, mentre parlate, può ricevere un messaggio scritto, un’immagine, un’email o una nota audio. Nello stesso momento sono compressi tutti i dati che caratterizzano la nostra comunicazione individuale.

Transizione e transazione digitale

Le interazioni con i big data nascono da sole, come risultato e reazione all’enorme quantità di dati gestiti dai sistemi di comunicazione moderni. Per parlare con un po’ di simpatia, oggi, se noi guardassimo in cielo, invece di nubi, sole o stelle, potremmo vedere un’enorme cupola di colori sfumati come da arcobaleno: una cupola di dati che ci sovrasta e dalla quale possiamo raccogliere ciò che ci interessa.

La transizione digitale nell’impresa, vuole trasformare la rigidità di una procedura singola, nell’elasticità di un insieme di azioni coordinate a eliminare tutte le dispersioni di tempo, che si trasforma, per l’azienda, in un diretto risparmio di denaro.

L’impresa deve quindi imparare a comunicare (Transazione) imparando a utilizzare i nuovi sistemi di digitalizzazione acquistandone coscienza e capacità gestionale (Transizione). Questa è la finalità che le nuove normative si pongono e che spesso vi proponiamo come opportunità di crescita.

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